BROSSURA
A cura dell’ARQ
“Le catene che imprigionano l’ultimo uomo sono invisibili, ma sono le più rigide, le più oscure, ormai hanno legato e sottomesso l’uomo ad una gigantesca chimera, più egli crede di acquisire la “libertà”, più invece si incatena, più si crede “libero”, più è aggiogato. L’ultimo sembiante umano non si rende nemmeno più conto che la sua concezione iperconsumistica della felicità dipende dal mercato. L’attuale Leviatano, lo “Stato” postmoderno, è anch’esso parte di un processo diabolico universale, a causa del quale la definizione della felicità viene continuamente modificata in relazione a ciò che deve essere posseduto di volta in volta per essere “felici”, ora quel prodotto, poi la sua nuova versione, e così via. Tutto ciò determina un’inquietudine crescente, l’incertezza e l’insicurezza serpeggiano ovunque, e la sensazione che ci possa essere un collasso imminente della situazione domina molti uomini.” |