Alle origini della massoneriamediterranea. Con una bibliografia cagliostrana aggiornata.
In questo suo magistrale saggio, che si dipana di pagina in pagina sulla scorta di fonti scarsamente note e di documenti inediti di prima mano, Ruggiero di Castiglione è riuscito a dar vita, con sapienti pennellate di colore, degne di un romanzo di avventure alla Dumas, a un avvincente «spaccato» del mondo esoterico della seconda metà del XVIII secolo, dove, in un variopinto proscenio euromediterraneo dominato dalla longa manus della Massoneria e dell'Ordine di Malta, è la rocambolesca e insieme tragica figura del Conte di Cagliostro a troneggiare, con tutti i suoi fulgori e le sue ombre. L'Autore vi dimostra, dando prova di una perfetta padronanza della materia, di cui uno dei segni più eloquenti è la ricchissima bibliografia pubblicata in appendice, come la controversa vicenda che ebbe per protagonista il «Gran Cofto» di goethiana memoria, trovi una sua spiegazione, tutt'altro che «misteriosofica», nei legami intercorsi tra quest'ultimo e il cavaliere Luigi d'Aquino, inquieto rampollo di una delle più antiche e prestigiose casate napoletane, che di Cagliostro fu – al tempo stesso – mentore e sodale. Di questo singolare connubio, consolidatosi all'ombra del Vesuvio ma anche altrove, il volume ricostruisce la trama nascosta del suo dispiegarsi, nonché tutti i possibili riverberi, tanto sul piano storico quanto su quello più squisitamente iniziatico o meta-storico, con ciò contribuendo a gettare una luce su alcuni passaggi «cruciali» della vita di Cagliostro, che sarebbero, altrimenti, rimasti misteriosi e indecifrati. Ciò che fa di questo libro un prezioso e indispensabile unicum nel panorama, alquanto frastagliato, della letteratura cagliostrana. |